Arturo Pérez-Reverte – Guerra & Pace
Se ogni guerra è una sorta di viaggio all’inferno, l’Africa è la sua scorciatoia.
Se ogni guerra è una sorta di viaggio all’inferno, l’Africa è la sua scorciatoia.
Ero arrabbiato con il mio amico: io glielo dissi, e la rabbia finì. Ero arrabbiato con il nemico: non ne parlai, e la rabbia crebbe.
L’errore che hai fatto e quello di perdermi, non lo dico per vantarmi ma persone come me ce ne sono poche in questa mondo. Arriverà il giorno che lo capirai e mi rimpiangerai, e non sarò li come ho fatto sempre a dirti: non fa nulla ci sono ancora qui per te.
La fine della guerra è una sconfitta per i pacifisti.
La bomba più pericolosa non è quell’atomica ma sì quell’umana. Senza di essa l’altra non esisterebbe.
Spesso le immagini e le situazioni e le fotografie non sono compiute finché non si realizzano gli avvenimenti successivi; come se restassero in sospeso, provvisorie, solo per vedersi confermate o smentite in un secondo tempo. Ci facciamo delle foto, non per ricordare, ma per completarle poi con il seguito della nostra vita. Per questo ci sono foto riuscite e foto non riuscite. Immagini che il tempo mette al loro posto, attribuendo ad alcune un significato particolare e scartandone invece altre che si spengono da sole, proprio come se i loro colori sbiadissero con il passare degli anni.
Ogni guerra è sempre come tutte le guerre del mondo, chi ci rimette di più sono sempre gli innocenti e i disarmati. La cosa peggiore che un essere umano possa esprimere, con il suo interagire terreno, è sempre la guerra. La guerra è quella cosa che impoverisce gli animi e le tasche dei popoli, fa perdere la bellezza fisica ed interiore, e impedisce l’avanzamento della progressione spirituale. Ma la cosa peggiore è che l’uomo non ha ancora imparato a far pace con se stesso.