Asia Paglino – Speranza
Troppi sogni in mano e poche speranze nella testa.
Troppi sogni in mano e poche speranze nella testa.
Non c’è alba senza luce. Non c’è risveglio senza speranza.
Bisogna credere per sperare e sperare per provare.
Che giorno è oggi? Mi son chiesta, ho perso la cognizione del tempo, mi son detta, e poi forse cambia qualcosa? No! E solo un altro giorno di speranza.
La speranza è l’inganno più atroce, perché protrae silenziosamente il dolore dell’uomo.
C’era una volta un bel gruppo di persone che si svegliavano felici di iniziare un nuovo giorno nonostante tutto. Non condividevano ogni loro passo online e non avevano tante risorse che oggi ci sono, ma erano più vivaci e amavano il sole, le belle giornate e l’aria aperta. Oggi spesso non è più così ma tu, sole mio, sappi che sei importantissimo, quando sorgi, quando tramonti, non c’è occhio che non si staccherebbe da qualsiasi smartphone, tablet o pc solo per ammirarti. Quindi dormi bene, caro sole, e domani illuminaci ancora con la speranza di un nuovo dì.
Viviamo nell’intervallo tra sogni che nascono e sogni che muoiono. Quell’intervallo si chiama speranza e quest’ultima non è vero che è l’ultima a morire anzi muore ogni giorno con una lacrima e risorge ogni giorno con un sorriso. Ciò che ci tiene in vita non sono i sogni che abbiamo realizzato ma la capacità di continuare a sognare.