Asia Paglino – Stati d’Animo
Siamo lo stesso messaggio scritto in due lingue differenti.
Siamo lo stesso messaggio scritto in due lingue differenti.
Chissà perché quel senso di inspiegabile malinconia non si staccava mai da me, come il pensiero di una luna che brilla lontano mentre mi immergo nel fondo della notte, una notte che mi tinge di blu fino alla punta delle dita.
Non importa che altri mi credano, l’importante che mi creda io. Creda nelle mie possibilità, qualità, forze. Il giudizio degli altri è come un foglio in brutta copia. Io ricopiandolo posso aggiustarlo o darmi giudizi anche più duri, di chi, coglie solo ed esclusivamente negatività nel prossimo. Sono giudice di me stessa, attore e interprete della mia vita. Ho eliminato da tempo la mia debolezza di accondiscendenza. Ora credo, spero in quello che sono. Posso essere tagliente, pungente, cocciuta, deludente, ma so di essere vera e nel mio piccolo sincera.
Io sono quel sapore fra il dolce e l’amaro, quel profumo che sa di donna, ma anche di femmina quando serve. Io sono sempre il “meglio”, ma solo per chi merita.
Un raggio di luce che irrompe nel buio più profondo per lasciare i sogni incompleti; un pensiero che mi assale improvviso, martellante e persistente; un’ombra del passato, che precede i miei passi. Nella luce cercherò la speranza, dal ricordo trarrò insegnamenti e farò di quell’ombra la mia compagna di viaggio.
Il sorridere non è un obbligo né, tantomeno, un dovere, anzi è un piacere che, in alcuni casi, diventa un segno di carità verso chi ne ha bisogno.
Ci siamo scordati come vivere. Hanno creato religioni per dividerci nell’anima. Hanno creato razze per dividerci nel fisico. Hanno creato confini per dividerci nello spazio. Stanno creando mostri per dividerci, nient’altro. Ci hanno insegnato a non fidarci, hanno alimentato le nostre paure tanto da definire nostro fratello uno straniero. Io sono nato sulla stessa terra, mi nutro della stessa aria e vivo della stessa vita.