Attilio Tuscano – Vita
I servi fanno la fine che i padroni gli vogliono far fare.
I servi fanno la fine che i padroni gli vogliono far fare.
Quando ti renderai conto di come vivere la vita, sarà troppo tardi per farlo.
Ho una gran voglia di uccidermi, ma ho talmente tanti problemi che non sarebbe una soluzione.
Girando sempre su se stessi, vedendo e facendo sempre le stesse cose, si perde l’abitudine di esercitare la propria intelligenza e lentamente tutto si chiude, si indurisce, si attrofizza come un muscolo.
Vivi, vivi finchè puoi, vivi sempre al massimo e quando morirai non avrai rimpianti.
La mia vita è un’insieme di combinazioni tra musica ed emozioni.
La vita reale è piena di falsi indizi e di indicazioni che non conducono da nessuna parte. Con sforzo infinito ci prepariamo a una crisi che non arriva mai. La carriera di gran successo deve far mostra di uno spreco di energia che avrebbe potuto smuovere montagne e il più grande insuccesso non è quello dell’uomo che viene colto impreparato, ma di colui che si è preparato e non ha mai avuto l’occasione. Su una tragedia di questo genere, la nostra morale nazionale è puntualmente unita. Presuppone che la preparazione contro il pericolo sia in se stessa un bene e che agli uomini, come alle nazioni, sia di vantaggio avanzare nella vita completamente armati. La tragedia dell’essere preparati non è stata ben trattata, salvo che dai Greci. La vita è veramente pericolosa, ma non nel modo in cui la moralità vuole che noi riteniamo. È davvero ingovernabile, ma la sua essenza non è una battaglia. È ingovernabile perché è romanzesca e la sua essenza è la bellezza romantica.