August Strindberg – Sogno
Sogno, quindi esisto.
Sogno, quindi esisto.
Io sogno… Sogno mani che si cercano trovandosi poi con incertezza, sogno sguardi interrotti da attimi interminabili col nodo in gola nell’attesa che uno dei due faccia il primo movimento. Sogno lenti baci dolci baci che durino a lungo anche nella mente. Baci accesi di pura passione, baci ardenti. Io sogno di essere guardato con occhi innamorati, con occhi ingannati da un qualcosa che forse non è… ma per lei è. Sogno di aver voglia di accarezzare ogni parte del tuo viso… di guardarlo e di non pensare più a nulla di ciò che ho attorno. Sogno di fare l’amore quando poi dal freddo ci si stringe rannicchiati uniti quasi indivisibili, o dal caldo sudati ma comunque abbracciati. Sogno che tu sogni me… a volte sono destinati a rimanere tali, ma il destino voglio cambiarlo. Ma nel frattempo sogna e sogna ciò che vuoi, l’importante che tu sia felice. Io? Io sogno…
Veniamo al mondo per accudire i nostri sogni.
Nulla può curare un sogno, se non una gran dose di realtà.
Questa notte ho incontrato la donna perfetta ma è durato un attimo, lo squillo del cellulare mi ha svegliato… d’altronde le cose belle durano sempre poco.
Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni.
Chiudere gli occhi e trovarmi. Sai in quel posto tra il sogno e la realtà dove tutto è possibile?