August Strindberg – Sogno
Sogno, quindi esisto.
Sogno, quindi esisto.
“Inception” mi inceppa sempre, stasera mi faccio un sogno e spero mi sveglio fra cinquant’anni con il debito pubblico azzerato, parlamento ripulito, ritorno alla lira, niente camorra, l’r5 senza drogati, il cane che non abbaia quando prendo lo scooter, i politici ai semafori, i semafori ai politici, le biciclette, le buste biodegradabili abolite, la frutta secca gratis, la frutta chiatta a dieta, la Nutella che fa dimagrire, la Salerno-Reggio Calabria, Mondragone bandiera bianca, un gelato da bandiera gialla, grazie arrivederci.
Ho lasciato che il sogno abbandonasse la notte e che continuasse il suo volo libero alla luce del giorno. L’ho seguito nel suo percorso, accorgendomi che nonostante fossi sveglio, la meta fosse sempre la stessa, percorreva senza esitazioni il suo cammino fino ad arrivare ad una dolce e stupenda realtà, Te.
Avrai sbagliato tutto, avrai amato persone sbagliate, avrai capito tardi quanto poco ne valesse la pena, ma cavolo se ti è servito! Hai imparato a non illuderti, a non credere alle favole ma non hai mai smesso di sognare!
Non ho limiti sognando. Una volta ho perfino sognato di essere buono, bravo, bello e fortunato!
Chi riesce ad addormentarsi senza paura della realtà che lo attende al risveglio, ha già realizzato il suo sogno più grande: essere fiero della propria vita.
Nei sogni dell’uomo il 23 è una variabile, nel Sogno di Dio invece il 23 è una costante.