Auguste Comte – Scienza e tecnologia
Non si conosce a fondo una scienza finché non se ne conosce la storia.
Non si conosce a fondo una scienza finché non se ne conosce la storia.
Chi, se non un disperato o un folle, sarebbe disposto a separarsi alla leggera dalla ragione e a spregiare le arti e le scienze negando a quella la possibilità di raggiungere la certezza?
L’esigenza dell’oggettività scientifica rende ineluttabile che ogni asserzione della scienza rimanga necessariamente e per sempre allo stadio di tentativo.
La scienza ha di quelle soluzioni che, se uno non si affretta a immaginarle per malvagità e malizia, saranno ben presto immaginate da qualcuno, e sul serio, e senza malizia la cacopedia ha il fine, santamente ignobile, di porre freni all’immaginazione umana e di mandare a vuoto numerosi futuri concorsi a cattedre universitarie.
Un grande schermo rende un brutto film due volte più brutto.
La lente d’ingrandimento riduce gli anni luce.
Una nuova verità scientifica non trionfa perché convince i suoi oppositori facendo vedere loro la luce, bensì perché i suoi oppositori alla fine muoino e nasce una nuova generazione a cui la nuova verità è familiare.