Axel Munthe – Ricchezza & Povertà
Quello che veramente serve costa poco. Soltanto il superfluo costa molto.
Quello che veramente serve costa poco. Soltanto il superfluo costa molto.
La ricchezza della povera gente è nell’anima, brilla come un diamante nei loro cuori, riflessi di luce, echi lucenti che illuminano i loro visi di mille sorrisi.
C’è chi ha dei soldi ma non ha amore, e c’è chi ha amore e non ha soldi, e poi ci sono io che non ho ne soldi ne amore.
Tutti dicono che i soldi non danno la felicità, ma non si accorgono di quanto il denaro sia più ricercato.
Oggi ci si occupa molto dei “poveri”, e si pensa poco al povero.
Il mio cuore è una cassaforte tutta speciale. È lì che tengo le cose più preziose che ho!
Se ci fosse chi riesce a vivere senza mai servirsi del denaro, lo Stato esiterebbe a chiedergliene. Ma il ricco, per non fare paragoni spiacevoli, è sempre colluso con l’istituzione che lo fa ricco. In termini assoluti, più soldi corrispondono a minor virtù, poiché il denaro si insinua tra l’uomo e i suoi obiettivi e glieli ottiene, però a scapito della sua onestà. Mette a dormire molte domande alle quali quell’uomo altrimenti avrebbe dovuto rispondere, mentre la sola domanda che gli pone è dura e superflua, come spendere.
La ricchezza della povera gente è nell’anima, brilla come un diamante nei loro cuori, riflessi di luce, echi lucenti che illuminano i loro visi di mille sorrisi.
C’è chi ha dei soldi ma non ha amore, e c’è chi ha amore e non ha soldi, e poi ci sono io che non ho ne soldi ne amore.
Tutti dicono che i soldi non danno la felicità, ma non si accorgono di quanto il denaro sia più ricercato.
Oggi ci si occupa molto dei “poveri”, e si pensa poco al povero.
Il mio cuore è una cassaforte tutta speciale. È lì che tengo le cose più preziose che ho!
Se ci fosse chi riesce a vivere senza mai servirsi del denaro, lo Stato esiterebbe a chiedergliene. Ma il ricco, per non fare paragoni spiacevoli, è sempre colluso con l’istituzione che lo fa ricco. In termini assoluti, più soldi corrispondono a minor virtù, poiché il denaro si insinua tra l’uomo e i suoi obiettivi e glieli ottiene, però a scapito della sua onestà. Mette a dormire molte domande alle quali quell’uomo altrimenti avrebbe dovuto rispondere, mentre la sola domanda che gli pone è dura e superflua, come spendere.
La ricchezza della povera gente è nell’anima, brilla come un diamante nei loro cuori, riflessi di luce, echi lucenti che illuminano i loro visi di mille sorrisi.
C’è chi ha dei soldi ma non ha amore, e c’è chi ha amore e non ha soldi, e poi ci sono io che non ho ne soldi ne amore.
Tutti dicono che i soldi non danno la felicità, ma non si accorgono di quanto il denaro sia più ricercato.
Oggi ci si occupa molto dei “poveri”, e si pensa poco al povero.
Il mio cuore è una cassaforte tutta speciale. È lì che tengo le cose più preziose che ho!
Se ci fosse chi riesce a vivere senza mai servirsi del denaro, lo Stato esiterebbe a chiedergliene. Ma il ricco, per non fare paragoni spiacevoli, è sempre colluso con l’istituzione che lo fa ricco. In termini assoluti, più soldi corrispondono a minor virtù, poiché il denaro si insinua tra l’uomo e i suoi obiettivi e glieli ottiene, però a scapito della sua onestà. Mette a dormire molte domande alle quali quell’uomo altrimenti avrebbe dovuto rispondere, mentre la sola domanda che gli pone è dura e superflua, come spendere.