Baltasar Gracián y Morales – Vita
A vent’anni un uomo è un galletto, a trenta un leone, a quaranta un cammello, a cinquanta un serpente, a sessanta un cane, a settanta una scimmia, e ad ottanta non è più niente.
A vent’anni un uomo è un galletto, a trenta un leone, a quaranta un cammello, a cinquanta un serpente, a sessanta un cane, a settanta una scimmia, e ad ottanta non è più niente.
Solo se sei davvero fortunato, solo se sei una delle persone più fortunate al mondo, chi vuoi essere e chi puoi essere coincideranno con ciò che sei.
Mi piace guardare il cielo e sorridere, mi piace guardare il mare, chiudere gli occhi e respirare l’aria piena di salmastro. Mi piace camminare e pensare che posso andare lontano. Mi piace essere quello che mi fa sentire bene: me stesso.
No, è inutile che ci provo, non saprò mai descrivere le piccole cose di ogni giorno, i piccoli piaceri e dispiaceri. A me la vita scorre addosso come un fiume in piena; quasi non avverto i singoli graffi e le singole carezze.
Io sono solo un piccolo uomo che fa piccole cose, ma è dalle piccole cose che nascono quelle grandi.
Io non mi fido di nessuno, e pensa che nessuno è il mio secondo nome.
La fortuna si desidera e talvolta perfino si aiuta; la fama, bisogna sudarsela.