Banana Yoshimoto – Libri
Ci sono persone così. Persone capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare.
Ci sono persone così. Persone capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare.
L’età ti fa capire certe cose. Per esempio, adesso so che la vita di un uomo si divide fondamentalmente in tre periodi. Nel primo, uno non pensa neppure che invecchierà, né che il tempo passa, e che fin dal primo giorno, quando nasciamo, camminiamo verso un unico e identico fine. Passata la prima giovinezza, comincia il secondo periodo, nel quale uno si rende conto della fragilità della propria vita, e quello che in principio è una semplice inquietudine va crescendo nell’animo come un mare di dubbi e incertezze che ti accompagnano durante il resto dei tuoi giorni. Per ultimo, alla fine della vita, si apre il terzo periodo, quello dell’accettazione della realtà e, di conseguenza, quello della rassegnazione e della speranza. Lungo la mia vita ho conosciuto molte persone che sono rimaste agganciate a uno di questi stadi senza mai riuscire a superarli. È qualcosa di terribile… è un cammino che ognuno di noi deve imparare a percorrere da solo, pregando Dio di aiutarlo a non perdersi prima di arrivare alla fine. Se tutti fossimo capaci di comprendere all’inizio della nostra vita questa cosa, che sembra così semplice, buona parte delle miserie e delle pene di questo mondo scomparirebbero. Però, e questo è un incomprensibile paradosso, ci viene concessa questa grazia solo quando è troppo tardi.
È veramente straordinario come la gente oggiogiorno vada in giro dicendo cose che sono assolutamente vere e attendibili.
Il primo libroagaf’ja, allevatrice di polli. Se non mi fossero a quel tempo capitati fra le mani altri libri, avrei smesso di leggere. Per fortuna, il secondo libro fu il Don Chisciotte. Questo sì era un libro! Mi feci una spada e una corazza di legno e menai colpi a destra e a manca.
“Il popolo” sogghignò il vecchio “il popolo… Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l’appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna…”
Un dolore senza nome le strinse il cuore… (da “La ragazza in blu”)
Ammesso che ci siano cose uguali, esistono dentro di noi, non nel mondo esterno. Con questo non sto cercando di esaltare la grandezza della natura. Non solo la natura, anche tutte le altre cose di volta in volta sono un po’ diverse, ma per l’uomo è tutto troppo grande, la vastità gli fa paura, e allora, tende, per sentirsi più sicuro, a irrigidire tutto negli schemi di ciò che conosce.