Barack Obama – Speranza
La speranza rende liberi.
La speranza rende liberi.
Evito chi privo di speranze, prende il binario che lo conduce in quel luogo del “deraglio”. Evito chi infetta di negatività, se stesso e il prossimo. Evito chi non mi guarda negli occhi, chi crede che non si può ricominciare, chi pianta cattiverie e ne crea un giardino. Evito; perché ho la capacità di scegliere, ho la capacita di cambiare direzioni e percorrere senza esitazione la strada che nata sulla speranza e sull’ottimismo ha validi motivi per farmi sorridere, ha ottime prospettive di condurmi al domani.
Il più importante ufficio al mondo è occupato da un afroamericano. Questa è una cosa radicale: cambierà il modo in cui i bambini neri guardano a se stessi e cambia anche il modo in cui i bambini bianchi guardano a quelli neri.
La speranza? È la molla, la spinta, lo stimolo forte che ti incita a non mollare mai il tuo fine, il tuo scopo. A non perdere mai di vista il traguardo, qualsiasi esso sia, anche se sembra poco probabile e lontano nel tempo. La speranza è vita. Senza speranza la nostra esistenza è già finita.
Persino negli angoli più bui in questa vita, si possono incontrare spiragli di luce, ed infinita speranza.
Ho deciso di azzerare i miei ricordi, e ricominciare a sperare, a sperare di sognare.
La speranza e l’illusione sono due piante che nascono e crescono nello stesso giardino. In un primo momento le si può confondere perché entrambe crescono di pari passo ma la speranza, se ben riposta, darà presto i suoi frutti, l’illusione invece, seppur piantata nello stesso fertile giardino, non tarderà a disseccarsi senza un valido motivo.