Barbara Brussa – Accontentarsi
Talvolta, “accontentarsi” significa “svendersi”.
Talvolta, “accontentarsi” significa “svendersi”.
Non mi accontento di quello che “passa” ma di ciò che “resta”.
Dietro ad ogni schermo ci sono persone sconosciute, ognuna di essa vive la propria storia. Alcuni hanno una bella storia, altri hanno perso la fede per la dura realtà che gli infligge la pena della solitudine. Nonostante tutto, voglio rammentare di continuare a resistere. Giusto per rinfrancare lo spirito aggiungo che qui non si naviga in acque tranquille e né tantomeno si fanno magie, c’è solo la cruda realtà della vita.
Non fidarti mai ciecamente di chi quasi pretende la tua fiducia incondizionata. La fiducia nasce dalle acque limpide della sincerità, non dalle paludi dell’ipocrisia che, sebbene possa essere ben dissimulata, non sfugge mai totalmente ai radar di un’anima che si nutre di autentico.
La solitudine prende vita quando una persona fa molte cose nella giornata e le fa senza una compagnia. Per essere felice basta la vita. Poi ogni altra cosa passa secondaria, con i suoi lati positivi e negativi ma ti regala anche attimi di felicità… felicità. La vita è un libro di infinite pagine da scrivere ogni giorno.È un sogno che noi viviamo. È un film… e noi siamo gli attori protagonisti. Io amo la vita, più di quanto lei faccia per farsi amare da me. Quando ho capito che non mi sorrideva sorridevo io a lei, fu così che la Contagiai. La mia anima è come un albero ha bisogno sempre di luce per vivere. Al mattino saluto per primo al sole, perché mi illumini ogni giorno. La mia anima ha bisogno solo di luce per vivere. Il mondo senza speranza è un mondo senza gioia, non c’è felicità senza dolori. La speranza è anche quella cosa che va in contro al destino, e fa si che non sia già tutto scritto, perché se nel nostro cuore rimane un briciolo di speranza, vuol dire che ancora niente è perduto, almeno per noi che ci crediamo.
Capito che non c’era nulla da capire se non quello che aveva già a suo tempo capito, non si interessò del contenuto della scatola ma del solo fatto che le era stata data in dono…No, la scatola non necessita di essere aperta, siamo noi che ci mettiamo nella condizione di volere o meno aprirla non curandoci del fatto che essa potrebbe essere “nata” solo per essere una scatola chiusa e da donare; il suo contenuto è chi ti ha fatto quel dono e poco importa sapere di che materiale sia la scatola.
Che importanza ha se non sei il miglior genio inventore del mondo come lo è…