Barbara Brussa – Ipse dixit
Se volete, prendetemi così come sono.È l’unico modo in cui mi faccio prendere.
Se volete, prendetemi così come sono.È l’unico modo in cui mi faccio prendere.
Sul filo di seta che ci legava, appenderemofotografie di memorie indelebili.Accarezzeranno i vuoti, tutte le gioie nel tempo condivise.Lacrime, sospiri e melanconici sorrisi…a tenere in vita il nostro unico trionfo:in quel tempo immaturo appena defunto,che godrà dell’immortalità del ricordo,noi ci siamo appartenuti. Come nessun altro.
Mi dispiace vedere che lei fa più affidamento sui pettegolezzi e le sciocchezze di altre persone che non su di me e che, anzi, non ha alcuna fiducia in me. Le garantisco però che questo non mi turba; che scrivano pure fino a diventare ciechi e lei creda pure loro, se così le piace, ma io non cambierò di un capello.
A volte ho l’impressione che ci siano troppe stelle per un unico cielo; meglio puntare ad essere Luna: unica e inconfondibile luce, che dimora nel cuore del Cielo, tra miriadi di stelle tutte uguali.
E passeggiando sul filo teso tra fantasia e realtà,scivolo nell’incanto… l’incanto di Noi.
Ho smesso di credere alle troppe coincidenze, nel momento in cui le spine dell’evidenza mi hanno punto l’anima.
Le mie donne le voglio vedere negli occhi, le voglio vedere solari. Desidero che mostrino l’ombelico, perché quello è il centro del mondo.