Barbara Brussa – Stati d’Animo
Tracannai mille liquidi colori, per obliare il nero. Ho un arcobaleno ubriaco che con passo malfermo si muove dentro di me.
Tracannai mille liquidi colori, per obliare il nero. Ho un arcobaleno ubriaco che con passo malfermo si muove dentro di me.
Si sciolgono i pensieri quando il cuore si risveglia bambino sull’altalena della vita e in mezzo a quel librarsi verso il cielo alleggerisco un po’ le spalle e mi riscopro me stessa, una Bambina sempre più Donna, una Donna che protegge la Bambina che ha dentro.
Data la forza del pensiero, considero che il peggior sadismo sia pensare a chi non ci pensa.
Dicono che le cose prima o poi andranno bene, ma intanto porca vacca quanta sofferenza.
Rimango basita ogni giorno da chi giudica le persone senza conoscerle davvero a fondo. Da chi spara cazzate senza avere motivazione. Ma forse una motivazione c’è! L’invidia, questa è la prima e unica motivazione alla base di ogni giudizio. Ma dico io; invece di guardare e stare lì a giudicare gli altri, rimettete ordine e aggiustate ciò che non va nella vostra vita, ma forse una vita voi che giudicate non l’avete!
Ricominciare a lottare e a credere è un po come imparare di nuovo a camminare. La vita ci insegna a stare in piedi ma a non cadere non impareremo mai. Dalle cadute impari a rialzarti, ma questo non ti proteggerà da nuove delusioni e ferite. Una prima vittoria l’avrai tra le tue mani nel momento in cui pur cadendo ti rendi conto che non solo sei stato capace di rialzarti, ma hai anche trovato la forza e la voglia di credere ancora in ciò che hai di fronte, nelle persone che incontri e nei sogni che hai.
Nell’arco della mia vita mi hanno ripetuto così tante volte che sono fragile che ci avevo creduto. Poi sei arrivato tu, così forte, così sicuro di sapere vivere la vita, mi hai voluta e poi te ne sei andato. Mi fidavo di te, ma la sofferenza d’animo non sempre tira fuori il peggio di noi e in questo caso a leccarti le ferite ci sei rimasto tu, perché io ne sono uscita a testa alta e più forte di prima.