Barbara Fiorio – Libri
Beatrice si svegliò con l’amara sensazione di non avere desideri e la fortissima nostalgia dei tempi in cui si svegliava con l’amara sensazione di non riuscire a far avverare i propri desideri.
Beatrice si svegliò con l’amara sensazione di non avere desideri e la fortissima nostalgia dei tempi in cui si svegliava con l’amara sensazione di non riuscire a far avverare i propri desideri.
Non ha mura, Timbuktu, perché da sempre pensano, laggiù, che la sua bellezza, da sola, fermerebbe qualsiasi nemico.
Con l’idee donna Prassede si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n’aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care.
Era un grumo di creta di scultore,i miei segreti pensieri erano dita:volarono dietro la sua fronte assortae vi scavarono solchi di pena.
Io la chiamo sindrome da museo delle cere: tutto quello che possediamo, man mano che diventiamo vecchi, assume un’aria museale, noi compresi.
Conosco la metà di voi soltanto a metà; e nutro, per meno della metà di voi, metà dell’affetto che meritate.
Non agite mai contro di voi soprattutto quando avete come passione la scrittura: se le parole si rivoltano contro di te, è la fine di tutto.