Barbara Goti – Tristezza
Certe persone sono più presenti se assenti, il loro silenzio riempie ogni vuoto.
Certe persone sono più presenti se assenti, il loro silenzio riempie ogni vuoto.
Un grande dolore ti sparpaglia la mente, il cuore e l’anima e capisci che nulla sarà più come avrebbe potuto essere.
E poi sembra che il cuore ti scoppi che tutto quello che contiene non ci entri più, lotti perché non trabocchi, ti ripeti c’è la farai, c’è la farai anche stavolta, fermati e fai quello che devi fare piangere!
Sono inciampata e ho vacillato mi sono aggrappata a “qualcosa” che credevo solido, sono andata avanti zoppicando finché sono nuovamente inciampata e caduta. Come una bambina ho pianto, ma non piangevo come una bambina, perché il dolore che sentivo era il mio cuore di adulta andare in pezzi, frantumato dalla mia stessa vita che sembrava non appartenermi più. Consolavo quel frenetico battito accarezzandolo cercando nelle pieghe della mia mente qualcosa che sapesse di buono. Quanto amaro in bocca! Ho maledetto e leccato le mie lacrime, ognuna una ferita a solcarmi l’anima di sale, le mie spalle come ali impazzite cercavano di spiccare il volo per respirare, per andare lontano con il pensiero. Qualcosa di buono! Strisciando verso il fondo mi sono spogliata della mia corazza, forse fasulla, non sono io il centro del mio mondo. Qualcosa di buono, ed eccolo! Un viso, i miei stessi occhi, la parte migliore di me. La continuità della mia vita.
Ci sono donne che non le dimentichi. Puoi sostituirle, tradirle, abbandonarle. Puoi incontrare nuovi amori o nuovi sogni, ma certe donne non le dimentichi perché in qualche parte di te stanno ancora sorridendoti.
Nei tuoi occhi ho trovato quello che cercavo: la luce in fondo al tunnel del mio dolore.
Se un fiore vero non ha profumo, sarebbe meglio fosse di plastica!