Basilio Antoci – Silenzio
È facile cedere alla lusinghiera tentazione di compiacersi delle proprie banalità. Spesso, il decoro e la saggezza, si nascondono dentro il silenzio.
È facile cedere alla lusinghiera tentazione di compiacersi delle proprie banalità. Spesso, il decoro e la saggezza, si nascondono dentro il silenzio.
Il silenzio si posa, come un uccellino, nel suo nido, lontano dal caos di città. Coricato tra i boschi e le campagne, per godersi la notte di stelle, lasciandosi accompagnare dall’orchestra di cicale, grilli e civette, il silenzio si posa e, nella notte, amori segreti, abbraccerà.
È nella mia natura comprendere, ascoltare, non giudicare. Essere presente e far sentire agli altri presenti nel mio mondo. Ma se poi mi accorgo di essere giudicata, non ascoltata, non compresa, “stacco la spina”. Chiudo il mio universo. E divento silenzio. Un silenzio che scruta nell’indifferenza. Perché ho bisogno di persone, vere, che come me vogliono essere ascoltate, comprese, senza essere giudicate.
È nel silenzio che parla la musica della natura.
Quando il silenzio parla, ti ascolti e tutto è sinfonia di emozioni, la pelle vibra come corda suonata dall’arco dell’anima, il cuore scandisce il ritmo di un tempo che non ha tempo, di un attimo che non conosce, ma sente un brivido intenso che percuote la vita.
Quando ascolti le persone, quando arrivi a toccarne l’anima, non hai bisogno neanche di parlare. Quando le persone “si sentono”, parlano anche in silenzio.
Moriva lentamente sotto la sua stessa pelle, sotto quel vestito composto da silenzi e indifferenza.