Benedetto Croce – Politica
La critica è un fucile molto bello: deve sparare raramente!
La critica è un fucile molto bello: deve sparare raramente!
Nessun elettore, anche uno di destra, conservatore, può desiderare che il paese si svegli, dopo le elezioni, sotto un padrone assoluto. Bisogna convincere gli indecisi, che sono tanti, troppi, anche nel nostro campo. Ogni persona che si astiene rafforza la destra. È vero, anche da noi ci sono stati troppi litigi, ma adesso lavoriamo come una squadra e continueremo a farlo.
Troppe palle e polvere per sparare cannonate al potere. Il problema è trovare le palle giuste per ricostruire.
Visto che molti politici si considerano “unti del signore”forse potremmo definire i tanti che non votano come atei della politica.
I politici sono come i pannolini: vanno cambiati spesso e per lo stesso motivo.
Oggi il linguaggio politico italiano si è molto complicato, tecnicizzato, intellettualizzato, e credo che tenda a saldarsi in un arco che comprende cattolici e marxisti più a non dire che a dire il linguaggio “obiettivo” del telegiornale, quando riassume i discorsi dei leaders politici: tutti ridotti a minime variazioni della stessa combinazione di termini anodini, incolori e insapori. Insomma, il vocabolo semanticamente più povero viene sempre preferito a quello semanticamente più pregnante.
Una persona normale se sbaglia cerca di correggersi e magari prova pure vergogna, i politici invece scaricano le colpe sugli altri e la vergogna non sanno neppure cosa è.