Benjamin Franklin – Nemico
Non ci sono piccoli nemici.
Non ci sono piccoli nemici.
Possiamo imparare persino dai nostri nemici.
Il nostro nemico é per tradizione il nostro salvatore, perché c’impedisce di essere superficiali.
Sono capace di aspettare in eterno pur di togliermi la soddisfazione di vedere il mio nemico strisciare, sono capace di trasformarmi in quella che non sono pur di farla pagare a chi mi ha fatto del male, sono capace di godere della sofferenza di queste persone, e questo perché la perfidia di certa gente mi ha portata ad essere così.
Il nemico avanza, noi arretriamo; il nemico si accampa, noi facciamo azioni di disturbo; il nemico è stanco, noi attacchiamo; Il nemico arretra, noi lo inseguiamo.
Viennesi! Imparate a conoscere gli Italiani. Noi voliamo su Vienna, potremmo lanciare bombe a tonnellate. Non vi lanciamo che un saluto a tre colori: i tre colori della libertà. Noi italiani non facciamo la guerra ai bambini, ai vecchi, alle donne. Noi facciamo la guerra al vostro governo nemico delle libertà nazionali, al vostro cieco testardo crudele governo che non sa darvi né pace né pane, e vi nutre d’odio e d’illusioni. Viennesi! Voi avete fama di essere intelligenti. Ma perché vi siete messi l’uniforme prussiana? Ormai, lo vedete, tutto il mondo s’è volto contro di voi. Volete continuare la guerra? Continuatela, è il vostro suicidio. Che sperate? La vittoria decisiva promessavi dai generali prussiani? La loro vittoria decisiva è come il pane dell’Ucraina: si muore aspettandola.
Non angosciarti se hai il disprezzo dei nemici, interessati solo della stima degli amici.