Benjamin Whichcote – Religione
Niente è più specifico all’uomo della capacità di religione e del senso di una divinità.
Niente è più specifico all’uomo della capacità di religione e del senso di una divinità.
Senza la Sua volontà niente a questo mondo può nascere ed esistere.
Un giorno sarò parte di Te, sarò parte della Tua “infinitezza”del Tuo universo d’anime di defunti, sarò ubiquo,perché Tu sei l’insieme di tutte le anime e dei pensieri umaniche si saldano, si fondono fra loro.Tutti saremo parte di Te, non bestemmiamolo, potremmo offendere nostro Padre.Saremo in ogni luogo, non saremo più materia, conosceremo il futuro potendo guardare il passato, conosceremo il destino dell’uomo, lo scopo della vita, perché saremo Dio.Per ottenere questo, che è la perfezione,dovremo attendere la morte.
La nostra concezione di Dio deriva dall’antico dispotismo orientale, ed è una concezione indegna di uomini liberi. Non ha rispetto di sé stesso chi si disprezza e si definisce miserabile peccatore […] Non bisogna rimpiangere il passato o soffocare la libera intelligenza con idee che uomini ignoranti ci hanno propinato per secoli. Occorre sperare nell’avvenire e non voltarsi a guardare a cose ormai morte che, confidiamo, non rivivranno più in un mondo creato dalla nostra intelligenza.
Dio dammi sempre la forza di non mollare mai! Dammi il coraggio e la saggezza di continuare questo mio impervio viaggio, donami la speranza e la determinazione di credere ancora nel domani, ma sopratutto nelle persone che navigheranno nel mio mare. Donami la tua pazienza, confido in te!
L’Epifania ci ricorda che Dio non è lontano, ma manifesta la sua presenza a quanti sono attenti ai segni che egli ci dona perché lo possiamo riconoscere. I santi Magi intercedodano per noi la grazia di essere attenti a quanto lo Spirito suggerisce al nostro cuore per aprirci alla vera adorazione.
Essere un santo, è lasciar trasparire Dio.