Beppe Fenoglio – Ipse dixit
Sempre sulle lapidi, a me basterà il mio nome, le due date che sole contano, e la qualifica di scrittore e partigiano.
Sempre sulle lapidi, a me basterà il mio nome, le due date che sole contano, e la qualifica di scrittore e partigiano.
Sono contraria a piercing e tatuaggi, ma per amore dei miei figli ho promesso di farmi lo stesso che hanno loro, logo della nostra famiglia, se va in porto un nostro importante progetto.
Secondo la mitologia greca, gli umani originariamente furono creati con quattro braccia, quattro gambe e una testa con due facce. Temendo il loro potere, Zeus li divise in due parti separate, condannandoli a trascorrere le loro vite a cercare l’altra metà.
Mi sento prima di tutto un narratore. Per questo motivo, tutte le volte che ho scritto una storia, la considero già terminata; visto che con i disegni mi devo semplicemente divertire.
Voglio rimanere sempre libero. Voglio sempre stare dalla parte della gente.
Oggi che i maestri non ci sono più, io credo nel proverbio: “Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna”. In cattedra finiscono i raccomandati.
In Italia si spende più per la calvizie che nella lotta contro la malaria.