Beppe Grillo – Ipse dixit
Quando il sistema fallisce, il responsabile viene appeso per i piedi o scappa a Hammamet.
Quando il sistema fallisce, il responsabile viene appeso per i piedi o scappa a Hammamet.
Ognuno ha i suoi gusti, come disse Morris quando baciò la vacca.
Ringrazio il presidente del Consiglio che, nonostante tutte le cose importanti che ha da fare, trova sempre un minuto per me, è davvero carino.
L’ignoranza è una colpa.
L’ho fatto dopo grossi incidenti, mi sono sempre rialzato, ma questa volta non mi rialzo più. Ora vorrei solo un po’ di rispetto. Penso ai miei tifosi, mi dispiace per loro e per il ciclismo.
Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni!
Benedetto Croce diceva che fino all’età dei diciotto anni tutti scrivono poesie. Dai diciotto anni in poi rimangono a scriverle due categorie di persone: i poeti e i cretini. E quindi io precauzionalmente preferirei considerarmi un cantautore.