Bernardo Panzeca – Felicità
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Voglio solo un po’ di felicità, solo per ricordarmi che sapore ha.
Nulla potrà togliermi la voglia che ho di vivere, nulla potrà togliermi la felicità che ho nel cuore.
Per essere felici non abbiamo bisogno di grandi cose, ma di pezzi di tenerezza raccolti qua e là.
Il massimo non esiste, esiste l’essenza di massimo cioè la felicità.
La felicità è quella malattia contagiosa, dal quale non voglio guarire.
Mia madre una volta mi ha detto di stare insieme solo con una persona in grado di farmi sempre sorridere, sempre, non solo quando c’è il sole ma anche e soprattutto quando un temporale scuote terra e cielo. Quando siamo di fronte un bivio deve essere capace di aiutarci, di sostenerci, con un consiglio, con una parola, con uno sguardo, o anche con un solo sorriso, quando vorremmo urlare a un mondo troppo crudele, deve saperci tranquillizzare e farci capire che in fondo possiamo essere felici qui. Più penso a queste parole e più sono convinta che abbia ragione: la cosa più importante nella vita non sono i soldi ma la felicità, che è scaturita da un sorriso.
Voglio solo un po’ di felicità, solo per ricordarmi che sapore ha.
Nulla potrà togliermi la voglia che ho di vivere, nulla potrà togliermi la felicità che ho nel cuore.
Per essere felici non abbiamo bisogno di grandi cose, ma di pezzi di tenerezza raccolti qua e là.
Il massimo non esiste, esiste l’essenza di massimo cioè la felicità.
La felicità è quella malattia contagiosa, dal quale non voglio guarire.
Mia madre una volta mi ha detto di stare insieme solo con una persona in grado di farmi sempre sorridere, sempre, non solo quando c’è il sole ma anche e soprattutto quando un temporale scuote terra e cielo. Quando siamo di fronte un bivio deve essere capace di aiutarci, di sostenerci, con un consiglio, con una parola, con uno sguardo, o anche con un solo sorriso, quando vorremmo urlare a un mondo troppo crudele, deve saperci tranquillizzare e farci capire che in fondo possiamo essere felici qui. Più penso a queste parole e più sono convinta che abbia ragione: la cosa più importante nella vita non sono i soldi ma la felicità, che è scaturita da un sorriso.
Voglio solo un po’ di felicità, solo per ricordarmi che sapore ha.
Nulla potrà togliermi la voglia che ho di vivere, nulla potrà togliermi la felicità che ho nel cuore.
Per essere felici non abbiamo bisogno di grandi cose, ma di pezzi di tenerezza raccolti qua e là.
Il massimo non esiste, esiste l’essenza di massimo cioè la felicità.
La felicità è quella malattia contagiosa, dal quale non voglio guarire.
Mia madre una volta mi ha detto di stare insieme solo con una persona in grado di farmi sempre sorridere, sempre, non solo quando c’è il sole ma anche e soprattutto quando un temporale scuote terra e cielo. Quando siamo di fronte un bivio deve essere capace di aiutarci, di sostenerci, con un consiglio, con una parola, con uno sguardo, o anche con un solo sorriso, quando vorremmo urlare a un mondo troppo crudele, deve saperci tranquillizzare e farci capire che in fondo possiamo essere felici qui. Più penso a queste parole e più sono convinta che abbia ragione: la cosa più importante nella vita non sono i soldi ma la felicità, che è scaturita da un sorriso.