Bernardo Panzeca – Felicità
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Spesso le persone non vogliono crescere davvero, non vogliono cambiare, cioè non vogliono essere felici.
Non arrendersi, andare avanti. È giusto, lo si deve a sé stessi, a chi crede in noi. Per dare coraggio e soprattutto “esempio” a chi abbiamo accanto. Raccogliamo tutta l’energia che possiamo, quella che ci rende forti: i pensieri positivi, i gesti inaspettati, i sorrisi e la semplicità dei bambini, la luce del sole che riscalda, ma soprattutto il nostro credo di qualunque genere sia.
Felice colui che non insiste nell’avere ragione, perché nessuno ha ragione o tutti l’hanno.
Non esiste felicità assoluta, esistono istanti che si avvicinano o rispecchiano totalmente la nostra idea di felicità.
La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è. Per questo nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, ne dovrebbe uscire. L’unico rapporto fra coscienza e felicità è la gratitudine.
La felicità è fatta di emozioni che entrano nel cuore in punta di piedi perché anche il più piccolo rumore potrebbe rovinarne la silenziosa quanto maestosa danza.