Bernardo Panzeca – Figli e bambini
Le mamme sono come le tende. Vestono la casa.
Le mamme sono come le tende. Vestono la casa.
Se mi chiedessero di scrivere una lettera a una bambina che sta per nascere, lo farei così.Cosa hai sentito finora del mondo attraverso l’acqua e la pelle tesa della pancia di mamma? Cosa ti hanno detto le tue orecchie imperfette delle nostre paure? Riusciremo a volerti senza riempire il tuo spazio di parole, inviti, divieti? Riusciremo ad accorgerci di te anche dai tuoi silenzi, a rispettare la tua crescita senza gravarla di sensi di colpa e di affanni? Riusciremo a stringerti senza che il nostro contatto sia richiesta spasmodica o ricatto di affetto? Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni-segnali a volte sfacciati delle nostre assenze ma di attenzione. Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire i vuoti, né pietire uno sguardo o un’ora d’amore. Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia. Adora la tua inquietudine finché avrai forza e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, sopratutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio per curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva. Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell’orizzonte. E tu allora porterai quell’amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima.
Le parole dei bambini vengono ascoltate dagli angeli.
Il vero amore per me? Mio figlio! Lui, luce della mia vita, lui, anima della mia anima.
Devi vincere tu sulla vita no lei su di te! Se scappi sarai sempre meno forte! Devi ricominciare da dove sei perché così dimostri che non sei vigliacco e che non è colpa tua nulla!
I genitori devono essere esempio d’amore per i figli, con i loro comportamenti, giorno dopo giorno, devono trasmettere, fin dai primi giorni di vita del figlio tutti quegli elementi positivi che gli consentiranno di crescere serenamente e con saldi principi morali. La mamma e il papà testimonieranno con i loro comportamenti, comprensione, rispetto, attenzione, ascolto, condivisione, trasmettendo così il vero senso dell’amore. Purtroppo, quando nella coppia l’amore è malato, mancano l’armonia, la considerazione, il rispetto, la stima, la comprensione, la tolleranza, l’attenzione. I figli crescendo in un ambiente poco sereno e accogliente, non appagheranno il loro bisogno d’amore e il messaggio negativo che riceveranno dai genitori non favorirà il loro armonioso sviluppo emotivo. In queste condizioni poco favorevoli alla formazione dei figli, essendo decaduto il ruolo di genitori guida ed esempio di vita, il vero senso dell’amore non potrà essere trasmesso.
Ho cominciato a credere alle fiabe quando ho visto il sole buttato a pancia in giù, su un tappeto celeste, giocare con tanta e soffice pongo bianca.