Bernardo Panzeca – Figli e bambini
Il tramonto non è altro che un inchino alla mamma. Sconfinata ed eterna sorgente di luce.
Il tramonto non è altro che un inchino alla mamma. Sconfinata ed eterna sorgente di luce.
La notte si nasconde nella paura, dentro quella speranza eretta in una preghiera sussurrata a Dio. E se ne va così questa vita mia, chissà se di me ti rimane una poesia scritta dal mio amore nel tuo cuore, figlio mio.
Da piccola mi chiedevo come sarei stata da “madre”; sono caduta nel mio sogno in tenera età. Adesso mi chiedo ancora come sarò da madre perché mi rendo conto che non impari mai ad esserlo fino in fondo; non sarò stata figlia abbastanza credo, oppure non ci sono ne madri “precarie”, ne madri “di ruolo”, e la vita? Sì, una scuola che non termina mai.
Se guardassimo più spesso negli occhi dei bambini, potremmo scoprire il modo più cristallino di amare!
Chissà se gli infanti apprezzano l’infanzia quanto gli adulti apprezzano l’adulterio.
Ti rendi conto che i tuoi figli stanno crescendo quando non ti chiedono più da dove vengono e si rifiutano di dirti dove vanno.
Credo alla pedagogia repressiva. Con i ragazzi bisogna essere duri.