Blaise Pascal – Ateismo
[Bisogna] cominciare col compiangere gli increduli: sono abbastanza infelici per la loro stessa condizione. Non bisognerebbe ingiuriarli, tranne il caso che ciò possa servire a qualcosa; ma ad essi questo nuoce.
[Bisogna] cominciare col compiangere gli increduli: sono abbastanza infelici per la loro stessa condizione. Non bisognerebbe ingiuriarli, tranne il caso che ciò possa servire a qualcosa; ma ad essi questo nuoce.
Per ben lunghi 27 anni l’essere un fervente credente ha prodotto in me un radicale…
La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. […] Lo stato d’animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l’incredulità, ma l’indifferenza, il non saper che farsene di queste domande. Ma l’indifferenza è veramente la morte dell’uomo.
Tra noi da una parte e l’inferno o il cielo dall’altra non c’è di mezzo che la vita, la più fragile cosa che sia al mondo.
Il nutrimento del corpo si effettua a poco a poco. Pienezza di cibo e poco di sostanza.
L’uomo… ha in sé la capacità di conoscere la verità e di essere felice, ma non possiede la verità, né in modo costante, né soddisfacente.
Che ci fanno 500 sequenze batteriche nel nostro dna? O questo Dio è un copione oppure non è vero che alla fine creò l’uomo. Tutte le religioni hanno una cosa in comune: l’ignoranza. Sfruttano la nostra paura per la morte. Se un giorno divenissimo immortali le religioni si dissolverebbero come neve al sole. L’anima risiede nei nostri neuroni (100 miliardi). Quando questi non potranno scambiarsi più impulsi elettrici per ricordarci chi siamo la nostra anima scomparirà nell’oblio. Purtroppo, così è se vi pare.