Bob Dylan – Musica
Non serve a niente l’ira, non serve a niente la colpa, non c’è niente da dimostrare, tutto e sempre lo stesso.
Non serve a niente l’ira, non serve a niente la colpa, non c’è niente da dimostrare, tutto e sempre lo stesso.
Octavio Paz ha detto un giorno: “È sufficiente che un uomo chiuda gli occhi perché abbia il potere di far saltare nel suo pensiero il mondo”. Io aggiungo, parafrasando: “È sufficiente che la palpebra bianca dello schermo possa riflettere la luce che le è propria per far saltare l’universo”.
Non c’è niente di più bello di accendere lo stereo e iniziare a comunicare le parole espresse da una canzone con il linguaggio del corpo, esprimere l’emozioni che esse danno semplicemente danzando, rendendole libere di essere visibili ai nostri occhi ancora inesperti di certe passioni che solo i movimenti e la fatica di spostare con agili mosse quell’aria presente e impercettibile ci possono trasmettere.
La musica: la tua salvezza o la tua distruzione.
Le ferite che la vita ci incide possono essere curate solo dalla musica.
Quando canto non so se entro in un altro corpo o mi entra dentro la musica. Lì veramente non mi vergogno di niente.
Tutto ciò che avrei voluto dire, e non mi è stato concesso, lo scrivo nei miei testi. Una canzone arriva sempre a destinazione.