Caio Giulio Cesare – Vita
Non occorre che un uomo sappia cosa avverrà alla fine del giorno dopo, è sufficiente che il giorno finisca e la conclusione sarà nota; se ci rincontreremo allora sorrideremo, sennò, sarà stato lo stesso un bell’addio.
Non occorre che un uomo sappia cosa avverrà alla fine del giorno dopo, è sufficiente che il giorno finisca e la conclusione sarà nota; se ci rincontreremo allora sorrideremo, sennò, sarà stato lo stesso un bell’addio.
Le ombre non servono solo a nascondere chi fa del male, ma anche a proteggere chi fa del bene.
Sono nata sulla terra, vicino al mare con alle spalle le montagne, mi lascio coltivare dalla vita, accolgo ogni goccia delle mie lacrime per irrigarla e affido alle alte vette le mie preghiere.
La vita non è tanto breve da non aver tempo per la cortesia.
Non avevo capito fino ad allora quanto desiderassi continuare a respirare, continuare ad aprire gli occhi ogni mattina e poter uscire in strada per calpestare i ciottoli e vedere il cielo e, soprattutto, continuare a ricordare.
La nostra vita era ormai diventata un viaggio senza fine, non avevamo più una casa o forse ne avevamo solo troppe; eravamo diventati i padroni della terra come il sole lo era diventato del cielo.Le lunghe giornate che sembrava potessero portare monotonia ci portavano invece sempre qualcosa da vivere, qualcosa di nuovo;Avevamo sempre fame di cose nuove e questa fame parlava di sensazioni lontane che ci avrebbero forse un giorno riportato a casa, nel nostro piccolo dove abitavamo solo noi e potevamo urlare sogni e motti che nessuno oltre a noi avrebbe potuto sentire.
Ci prodighiamo per acquistare un auto, saliamo sui treni per spostarci o su un aereo per volare, ma spesso dimentichiamo che il vero mezzo senza il quale non potremmo mai conoscere questo mondo ci è stato donato senza chiederci danaro in cambio: la vita!
Le ombre non servono solo a nascondere chi fa del male, ma anche a proteggere chi fa del bene.
Sono nata sulla terra, vicino al mare con alle spalle le montagne, mi lascio coltivare dalla vita, accolgo ogni goccia delle mie lacrime per irrigarla e affido alle alte vette le mie preghiere.
La vita non è tanto breve da non aver tempo per la cortesia.
Non avevo capito fino ad allora quanto desiderassi continuare a respirare, continuare ad aprire gli occhi ogni mattina e poter uscire in strada per calpestare i ciottoli e vedere il cielo e, soprattutto, continuare a ricordare.
La nostra vita era ormai diventata un viaggio senza fine, non avevamo più una casa o forse ne avevamo solo troppe; eravamo diventati i padroni della terra come il sole lo era diventato del cielo.Le lunghe giornate che sembrava potessero portare monotonia ci portavano invece sempre qualcosa da vivere, qualcosa di nuovo;Avevamo sempre fame di cose nuove e questa fame parlava di sensazioni lontane che ci avrebbero forse un giorno riportato a casa, nel nostro piccolo dove abitavamo solo noi e potevamo urlare sogni e motti che nessuno oltre a noi avrebbe potuto sentire.
Ci prodighiamo per acquistare un auto, saliamo sui treni per spostarci o su un aereo per volare, ma spesso dimentichiamo che il vero mezzo senza il quale non potremmo mai conoscere questo mondo ci è stato donato senza chiederci danaro in cambio: la vita!
Le ombre non servono solo a nascondere chi fa del male, ma anche a proteggere chi fa del bene.
Sono nata sulla terra, vicino al mare con alle spalle le montagne, mi lascio coltivare dalla vita, accolgo ogni goccia delle mie lacrime per irrigarla e affido alle alte vette le mie preghiere.
La vita non è tanto breve da non aver tempo per la cortesia.
Non avevo capito fino ad allora quanto desiderassi continuare a respirare, continuare ad aprire gli occhi ogni mattina e poter uscire in strada per calpestare i ciottoli e vedere il cielo e, soprattutto, continuare a ricordare.
La nostra vita era ormai diventata un viaggio senza fine, non avevamo più una casa o forse ne avevamo solo troppe; eravamo diventati i padroni della terra come il sole lo era diventato del cielo.Le lunghe giornate che sembrava potessero portare monotonia ci portavano invece sempre qualcosa da vivere, qualcosa di nuovo;Avevamo sempre fame di cose nuove e questa fame parlava di sensazioni lontane che ci avrebbero forse un giorno riportato a casa, nel nostro piccolo dove abitavamo solo noi e potevamo urlare sogni e motti che nessuno oltre a noi avrebbe potuto sentire.
Ci prodighiamo per acquistare un auto, saliamo sui treni per spostarci o su un aereo per volare, ma spesso dimentichiamo che il vero mezzo senza il quale non potremmo mai conoscere questo mondo ci è stato donato senza chiederci danaro in cambio: la vita!