Camille Paglia – Vita
Essenzialmente la televisione è più vicina alla vita reale di qualsiasi altro libro: la pazzia della televisione è la pazzia della vita.
Essenzialmente la televisione è più vicina alla vita reale di qualsiasi altro libro: la pazzia della televisione è la pazzia della vita.
A che sarei utile, a che potrei servire? C’è qualcosa dentro di me, ma cos’è?
I volti nelle strade.Persone che corrono, ti urtano, non guardano, fretta.Le vetrine colorate, occhi curiosi che si soffermano su luci ormai intermittenti.Basta guardarsi intorno e percepisci in una anziana signora vestita di stracci il suo dolore che all’angolo di una strada tende la mano.Un cane cha abbaia, ti distrae un attimo.Solitudine.Anche in sorriso breve, o nel banco, la donna chiama offrendo la merce ad un buon prezzo, lo avverti.Solitudine.Come una torre altera all’orizzonte su un deserto battuto dal vento. Solitudine.Al centro di tutto questo tra mille suoni e vociare di persone ascolto il vento e le tue parole e non sono solo.
Come se fosse un film, guardo la mia vita da semplice spettatrice. E, tutto ciò che mi circonda, non fa altro che aumentare quella sensazione di essere lì, ma non per davvero. Mi sento così a disagio che vorrei sparire. Non sono mai stata veramente me stessa se non a sprazzi, come una di quelle lucine intermittenti che vengono utilizzate per decorare gli alberi di Natale. Sono stanca di accendermi e spegnermi. Più mi illumino, più mi sento vuota ed inutile dopo. Lasciatemi staccare la spina.
Il miglior viaggio di ogni essere vivente è il viaggio della vita.
La vita non è vita senza un sogno, ma ancor meno è un sogno senza vita.
Nella vita si nasce Bambi, e si muore cervi.