Candido Cannavò – Comportamento
La domanda da porsi è questa: che cosa può fare un disabile per la collettività in cui vive? È una domanda rivoluzionaria, un cambio drastico di cultura e immagine.
La domanda da porsi è questa: che cosa può fare un disabile per la collettività in cui vive? È una domanda rivoluzionaria, un cambio drastico di cultura e immagine.
Non ho parole, non perché non ne trovi, ma perché certa gente non merita neanche le parolacce.
Le persone a volte si allontanano o per un motivo o per stanchezza. Comunque sia, se vogliono andare, non fermiamole, non comportiamoci da egoisti, così se decidono di rimanere sarebbe solo per scelta.
Eravamo così diversi che insieme ci completavamo, ma era l’essere imperfetti il segreto della nostra perfezione.
Ma come! Non avete vetri colorati? Vetri rosa, rossi, azzurri, vetri magici, vetri paradisiaci? Spudorato! Avete la sfrontatezza di girare per i quartieri poveri, e non avete nemmeno vetri che fanno vedere la vita in bellezza!
Devo constatare nel corso della mia umile esperienza di vita, che la superbia predilige più le anime incolte.
Mi assumo la responsabilità di ciò che faccio e che dico, ma mai di ciò che mi viene squallidamente “affibbiato”!