Caparezza – Vita
Mi piace sapermi diverso, piacere perverso che riverso in versi, su fogli sparsi, nei capoversi, dei giorni persi, nei miei rimorsi.
Mi piace sapermi diverso, piacere perverso che riverso in versi, su fogli sparsi, nei capoversi, dei giorni persi, nei miei rimorsi.
Chi ti vuole bene, ti sta vicino a prescindere da tutto: non si aggrappa ai “ma”, ai “se”, ai “perché”… Vuole solo essere al tuo fianco.
Mi trovavo catapultato in un mondo tutto diverso, per certi versi migliore e per altri peggiore. Ero avvolto dal buio ma la poca luce che intravedevo parlava di una libertà lontana fatta di dubbi e sofferenze; non conoscevo bene cos’era questa libertà ma sentivo il suo profumo da lontano e mi piaceva.
Forse è solo un’illusione: si sta benissimo soli la maggior parte del tempo. Piace di tanto in tanto avere un otre in cui versarvi e poi bervi se stessi: dato che dagli altri chiediamo ciò che abbiamo già in noi. Mistero perché non ci basti scrutare e bere in noi e ci occorra riavere noi dagli altri.
Tutto è complicato; se non fosse così, la vita e la poesia e tutto il resto sarebbero una noia.
Ognuno ha il proprio senso del giusto ma il giusto ha un “solo significato”.
Preferisco l’abbraccio di Giuda alla stretta di mano del prete.