Sant’Agostino – Carità
La carità equivale all’insieme di tutti i precetti.
La carità equivale all’insieme di tutti i precetti.
Difficile difendersi dai benefattori.
L’elemosina avvilisce tanto chi la riceve che chi la fa.
Il primo povero da accogliere siamo noi stessi, perchè la nostra povertà, a parte Dio, nessuno la vuole.
Un giovane cadde nella miseria, divenuto accattone si rassegnò. Improvvisamente una persona seria, si avvicino e un’assegno gli assegnò. Il poverino dalla disperazione accettò la carità con vergogna. È quell’uomo da questa buona azione, tolse il pezzente dalla rogna. La colomba bianca e brillante donò al giovane, l’amore della vita e la luce abbagliante. La infelicità divenne felicità, la malattia divenne salute, la sofferenza divenne serenità.
L’abnegazione, la carità, sono il più delle volte il risultato d’un difetto di vita personale.
Vorrei tanto essere un clown perchè è l’espressione più alta del benefattore.
La carità crea una moltitudine di peccati.
Rallegratevi con i lieti e piangete con chi piange.
Un maiale soccorso vale un mondo sgozzato.
La carità che non costa niente il cielo l’ignora.
Sei caritatevole, certo, quando tu doni: ma mentre doni, gira il tuo capo in modo che tu non veda l’imbarazzo di colui che riceve.
Non vi sarebbe commiserazione se non creassimo il povero, e la pena non esisterebbe se tutti fossero felici come noi.
Non far seguire atti concreti alle profonde parole di conforto rivolte al fratello bisognoso è come sventolare il policromo labaro, solo per dire: “Pure io c’ero”.
L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo.
Non illudere chi chiede aiuto se poi sei il primo ad abbandonarlo.
Ritengo che la giustizia separata dalla carità sia quello che c’è di più orrendo al mondo.