Carl William Brown – Libri
Un filosofo o un letterato possono scrivere un libro, ma solo i lettori lo possono far parlare e dandogli voce, far sì che la gente lo ascolti.
Un filosofo o un letterato possono scrivere un libro, ma solo i lettori lo possono far parlare e dandogli voce, far sì che la gente lo ascolti.
La fortuna è senza dubbio la miglior alleata della stupidità.
Il solo motivo per cui chiediamo ad altre persone com’è andato il loro fine settimana è perché così gli possiamo raccontare il nostro.
Il giorno più caldo dell’estate – almeno fino a quel momento – volgeva al termine e un silenzio sonnacchioso gravava sulle grandi case quadrate di Privet Drive.Le automobili di solito scintillanti sostavano impolverate nei vialetti e i prati un tempo verde smeraldo si stendevano incartapecoriti e giallognoli, perché l’irrigazione era stata proibita a causa della siccità. In mancanza delle loro consuete occupazioni – lavare l’auto e falciare il prato – gli abitanti di Privet Drive si erano rintanati nella penombra delle loro case fresche, con le finestre spalancate nella speranza di indurre una brezza inesistente a entrare. La sola persona rimasta all’aperto era un adolescente che giaceva lungo disteso sulla schiena in un’aiuola fuori dal numero quattro.
Io sono un giornalista e non uno scrittore, un giornalista per élite: e infatti scrivo per i metalmeccanici.
Se vi è possibile uccidere senza diminuire in alcun modo la felicità di qualcun’altro, allora, secondo l’utilitarismo, avete l’obbligo morale di uccidere.
Folletti scavano nella terra, elfi intonavano canzoni negli alberi: queste erano le evidenti meraviglie racchiuse in un libro, eppure dietro di loro si nascondeva il vero miracolo: nelle storie, le parole possono comandare alle cose di esistere.