Carl William Brown – Morte
Se per l’uomo sarebbe meglio non nascere o comunque morire al più presto, perché considerare l’omicidio una colpa.
Se per l’uomo sarebbe meglio non nascere o comunque morire al più presto, perché considerare l’omicidio una colpa.
Vorrei mi venisse nascosto il giorno della mia morte, potrei non presentarmi all’appuntamento.
La maggior parte degli scrittori lavora solo per guadagnare due lire, ecco perché la qualità delle loro opere è così scadente.
Se per Keynes nel “lungo periodo” saremo tutti morti, non vedo che frenesia ci debba essere di massimizzare i profitti nel “Breve periodo.”
Tutti abbiamo paura della morte. Perché nell’istante in cui arriva, viene a cadere ogni finzione ed ogni illusione sulla vita. La morte è un appuntamento con la verità.
Non è giusto che un’anima voli via senza nessuno che abbia versato almeno una lacrima per lei.
La freccia gli si piantò alla base del collo ed egli si accasciò contro la parete e mentre l’anima gli usciva gorgogliando dalla ferita gli occhi gli s’arrovesciarono all’indietro e potè vedere per un momento dentro di sé. Vi trovò il villaggio natio, le acque scintillanti del mare e i suoi passi di fanciullo lungo la riva, sentì gli spruzzi e la schiuma e la sabbia dorata sotto i piedi, il calore del sole sulle spalle nude. Desiderò di non essere mai partito mentre, piangendo, scendeva per sempre nel buio e nel freddo.