Carl William Brown – Ricchezza & Povertà
Un tempo si diceva che i soldi non fanno la felicità, ora nessuno riesce più a mentire così spudoratamente.
Un tempo si diceva che i soldi non fanno la felicità, ora nessuno riesce più a mentire così spudoratamente.
Quando i tifosi vedono la loro squadra del cuore vincere sembra che siano proprio essi stessi a segnare i goals, peccato però che non siano loro stessi a ricevere gli stipendi dei loro atletici e mitici campioni.
Decise di non sposarsi e di non avere figli perché non voleva contribuire alla banale riproduzione della specie. Alcuni dissero che non era una sua libera scelta, ma che vi era stato costretto, al che rispose: “Per fortuna”.
La ricchezza e l’apparato che ne consegue trasformano la vita in una rappresentazione in cui, col tempo, anche l’uomo più onesto deve, suo malgrado, diventare un commediante.
La televisione se da una parte aiuta senz’altro gli studiosi dell’ignoranza e della stupidità, dall’altra contribuisce anche alla loro estinzione.
La pubblicità è una sinfonia di messaggi, è un mondo di sogni, è arte della comunicazione, si, è arte di trasmettere scemenze.
Nell’appagamento risplende la vera “ricchezza”; essa risiede nella semplicità e nella limpidezza dell’essere interiore, ma la nostra cecità ci spinge all’accumulo di falsi “miti”.