La razza umana non ha alcun rispetto di se stessa né del pianeta in cui abita perché tutto sommato sa che il suo è un destino di morte e di distruzione e pertanto sa che vivendo in un universo illogico, non vale la pena di costruire una logica.
La letteratura (e forse solo la letteratura) può creare degli anticorpi che contrastino l’espandersi della peste del linguaggio.
Ha più possibilità di essere aiutato chi ha commesso grossi errori ed ha subito condanne che non chi dalla giustizi è stato ingiustamente punito.
Un filosofo o un letterato possono scrivere un libro, ma solo i lettori lo possono far parlare e dandogli voce, far sì che la gente lo ascolti.
Quando la legge è soddisfatta, la società non lo è, essa conserva le sue differenze, e fa di tutto per giustificarle a sé stessa; essa rende il forzato liberato un essere impossibile; essa deve rendergli tutti i suoi diritti, ma gli interdice di vivere in una certa zona.
L’abitudine è una gran brutta bestia, e quando ci si abitua alla stupidità è finita!
L’uomo Ingiusto costruisce le gabbie per controllare la Libertà, ma in tal modo anch’egli ne finisce prigioniero.