Carl William Brown – Società
Shakespeare diceva che la società è un serpente che si morde la coda, e se noi le tagliassimo la testa?
Shakespeare diceva che la società è un serpente che si morde la coda, e se noi le tagliassimo la testa?
I peggiori hanno gli stessi diritti dei migliori, e già questo non è giusto. Ma i diritti negati, oppure insufficienti i migliori se li sognano, invece i peggiori se li prendono, ed è questo che spesso fa di un diritto l’ennesima ingiustizia.
In Italia ci sono voluti 2500 anni per costruire una specie di stato sociale e una trentina per distruggerlo.
Che meraviglia sarebbe se la razza umana, al pari di alcune specie animali, praticasse il suicidio di massa in un modo finalmente serio e convincente, non come ha fatto sinora giocando alla guerra.
Ho la sensazione accresciuta di sentirmi una persona pericolosamente sana in un manicomio.
Il brigante del Vangelo è l’esempio degli imbroglioni che controllano la nostra vita. E “le armi per batterli le abbiamo nel cuore”. La nostra generazione è malata, svogliata, inquieta, non ha esempi da seguire. Ogni nuovo papà dovrebbe impegnarsi per migliorare i suoi figli e se i personaggi della vita pubblica non lo fanno, gli esempi dovranno essere loro, i genitori, la famiglia con tutti i suoi valori.
Se alcuni poeti sono maledetti, la società è stramaledetta.