Carla Compierchio – Desiderio
Non si deve essere padroni dei propri desideri, lo si deve essere della propria volontà.
Non si deve essere padroni dei propri desideri, lo si deve essere della propria volontà.
Vorrei per un solo singolo giorno nella mia vita, poter dire: “oggi sto bene”!
Il mondo che vorrei: Dove nella diversità esterna ci sia un’uguaglianza interna, senza pregiudizi, dove vivere è un diritto, dove ci sia libertà di espressione di pensiero, dove tutti credano in se stessi, nella gioia di vivere e nell’importanza del rispetto di ogni essere vivente.
L’illusione è un desiderio allo stato grezzo.
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza. A questa da fine l’appagamento; tuttavia per un desiderio che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre la brama dura a lungo, le esigenze vanno all’infinito; l’appagamento è breve e misurato con mano avara.Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo è un errore non conosciuto ancora. Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole… bensì rassomiglia soltanto all’elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.
Se io desidero una cosa o situazione è perché dentro di me conosco già quella cosa. E dentro di me c’è già quel vissuto o al meno la conoscenza di quello!, poiché ogni cosa che vogliamo la abbiamo già, dentro di noi esiste già, altrimenti io, o voi, non potevamo avere la più pallida idea della esistenza di quella cosa o situazione!
Il desiderio sincero e puro del cuore è sempre soddisfatto.