Carla Santantonio – Vita
Pensare sempre a cosa c’è dopo? Potremmo un giorno renderci conto di aver perso tempo. Fermiamoci un attimo e grati di ciò che siamo e abbiamo. Viviamo.
Pensare sempre a cosa c’è dopo? Potremmo un giorno renderci conto di aver perso tempo. Fermiamoci un attimo e grati di ciò che siamo e abbiamo. Viviamo.
Lotta per quello in cui credi non avere paura di essere umiliato, deriso, alla fine anche se non sarai il vincitore saprai che non dovrai essere tu a dover avere dei rimpianti.
Le nostre convinzioni sono le nostre condizioni.
Cerca di percorrere un cammino che sia alla tua altezza. Non importa arrivare in alto, le cose semplici a volte sono le più belle. Sono proprio quelle che non luccicano molto ma durano tutta la vita. Danno sicurezza e forza, colmano i vuoti e pacano l’amarezza. Ti accorgerai che ogni volta che un sogno decade sarà proprio a quelli realizzati che ti aggrapperai per ricominciare. Quindi presta sempre attenzione quando rincorrerai un nuovo sogno a non distruggere ciò che nella tua vita è già concreto e solido da tempo.
Serena è la vita che ti attende, il dolore è un passo dalla gioia, fa questo passo e avanza nella tua vita.
Un’insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite.L’insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile.Ma la mano di chi?La classe rimase affascinata dall’immagine astratta. “Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare” disse un bambino. “Un contadino” disse un altro, “perché alleva i polli e le patatine fritte”.Mentre gli altri erano al lavoro, l’insegnante si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano. “È la tua mano, maestra” mormorò il bambino.Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino, che era il più piccolo e lo accompagnava all’uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?
In fondo è questa la vita: un fugace soffio di vento destinato a perdersi nello spazio immenso dell’eternità.