Carlo Arosio – Morte
Sapere di dover morire e non impazzire… e continuare a vivere.
Sapere di dover morire e non impazzire… e continuare a vivere.
Più affondavo nell’acqua nera e gelida, più mi sentivo fiera di me. Non ci fu nemmeno un istante di terrore: soltanto adrenalina pura.
La malattia è la ribellione della nostra eternità contro il suo seppellimento ad opera dell’ego.
Uccidimi e tornerò a vivere!
La morte è un mistero che non smetterà mai di sconvolgerci, ma quello che può aiutarci ad affrontarla è sapere che tutto il dolore che proviamo è solo per noi che rimaniamo.
È così che me lo sono sempre immaginato quel giorno. Mi sveglierò in una campagna, e dopo aver superato una distesa di grano, vi rivedrò. E fra una lacrima e qualche capello bianco ci riabbracceremo sotto lo stesso cielo.
Manca poco ormai… iniziano i preparativi per un addio e per un benvenuto… non scorderò mai i tuoi abbracci, i tuoi baci, i tuoi gesti d’affetto, il tuo sguardo vacuo e le tue lacrime, per una realtà dura e cruda, che a me facevano tanto star male…