Carlo Bianco – Libri
Il fiore è la chiave fatata che apre alla gioia ogni cuore gentile e, qualche volta, consente all’uomo di sostarvi.
Il fiore è la chiave fatata che apre alla gioia ogni cuore gentile e, qualche volta, consente all’uomo di sostarvi.
I piccoli colleghi non avevano scambi di idee tra di loro. Nient’altro che formule, fissate, cotte e stracotte come crostini di pensiero.
Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.
Ogni notte lo uccido di nuovo. Mille morti, diecimila morti sono niente al confronto di quello che meritava.
Da sempre ho il vizio di usare foglie e fiori come segnalibro. Mi da la sensazione di fare in modo che i libri che leggo tornino un po’ alla loro origine. Che si sentano a casa loro.
Posso resisterti, o fuggire, o fare del mio meglio per non ricambiarti, ma non fa alcuna differenza. Ti innamori di me, e io di te.
A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l’uno dell’altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s’incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano.