Carlo Bisecco – Vita
Perché abbandonarci alla vita se la vita non si abbandona a noi?
Perché abbandonarci alla vita se la vita non si abbandona a noi?
Cresceva la voglia di scoprire nuovi orizzonti, i nostri Fiori avevano sempre bisogno di un nuovo terreno nel quale posare i propri petali; eravamo in una fase di ricerca, in ricerca di qualcosa di migliore, di qualcosa di comodo e di sicuro, di qualcosa che non sarebbe cambiato con il tempo, di qualcosa che non ci avrebbe fatto più crescere, qualcosa che avrebbe fatto esplodere tutte le lancette di tutti gli orologi di questo mondo, qualcosa che ci avrebbe fatto sentire viandanti per la prima volta in qualunque secolo.
Se tu pensi io non sia all’altezza hai ragione, non sarò mai all’altezza delle vostre pretese, e non ci vorrò mai essere, ma vorrò essere all’altezza delle mie pretese.
Il tempo si perde nelle molteplici dune e crateri della luna, pensieri che mi portano lontano, ad una vita che aspetta di essere scoperta come se avesse dormito per anni, il tempo di un sospiro mi fa rivivere momenti indelebili di un’altra esistenza persa tra amori e parole che diventano stelle bruciate dal tempo. Gli sbagli di 30 anni diventano ottimi consigli che cancellano gli errori di un ragazzino che si è perduto nel bosco dei sogni e che crede ancora nelle favole, notte.
Incredibile è pensare quanto la vita sia poi un disegno studiato a tavolino. Basta disperarsi tanto: tu sei qui, in questo momento, con me per una ragione ben precisa. Il mondo ha scommesso su di noi.
Non mi piace complicarmi la vita, mi piace complicarmi il dolore.
A chiunque è data l’opportunità di avere la gioia di creare una famiglia anche solo di due persone è comunque una vita vissuta insieme. Ma credere nella propria famiglia è il passo più faticoso. Bisogna saper donare, condividere e sacrificarsi in nome di questa “missione”