Carlo Fruttero – Desiderio
Sto ancora una volta… bruciando di passione.
Sto ancora una volta… bruciando di passione.
La fantasia può essere paragonata al mezzo più economico per viaggiare, è una rotta confusa e illogica, ma al tempo stesso interessante, una strada infinita ma comunque affascinante. È inevitabile quindi, che ogni volta, io mi ci perda.
La spogliava con i pensieri, scorreva ogni curva del suo corpo, baciava ogni lembo di pelle. La possedeva senza sfiorarla, era dentro di lei, le apriva l’anima e vi affondava tutto il suo essere a respirarne l’odore. Poi i pensieri si fecero mani e labbra, sudore e gemiti, respiri e carne. Nulla più esisteva. Solo il desiderio, la voglia di aversi, di respirare quei pensieri che bruciavano, di consumare quella voglia che li teneva svegli, la notte.
Invano ti ho tanto cercata,Ho provato a darti un volto.Ho immaginato e, sognato,Come, potesse essere, con te, la mia vita.Sbattendomi e, rimpiangendo di non averti mai trovata.Magari dietro l’angolo o una porta sbattuta.Lo sò correrti dietro non è servito,e, continuarlo a fareNon migliorerà il mio stato…Anche questo, infondo, è un sogno…Basterebbe avere un po’ di fortunae, che quella signora, che tutti chiamano Dea BendataTrovasse anche me per entrare nella mia vita…
Ci sono sogni che non si riescono a cancellare, sono radicati dentro noi come radici che avvolgono il cuore. Sono desideri come favole che vorremo vivere e io non smetto mai di sperare di viverle.
Non é quindi peccato desiderare una donna, ma assecondare la concupiscenza; non si deve condannare il desiderio dell’unione carnale, ma l’assenso dato a questo desiderio.
Il desiderio è ciò segretamente conservo nel profondo del mio cuore: tu il mio desiderio più nascosto, tu brivido ed emozione, tu e solo tu il mio unico desiderio.