Carlo Maria Martini – Religione
Liberami, Signore, chiarisci in me tutto ciò che mi oppone agli altri.
Liberami, Signore, chiarisci in me tutto ciò che mi oppone agli altri.
Allora supponiamo che Dio parli: siamo sicuri di capire quello che lui dice? Se faccio una lezione sono convinto che i miei studenti, trenta, cinquanta che siano, capiscono trenta, cinquanta cose diverse. Perché il linguaggio è immediatamente una traduzione: quando lei mi ascolta lei traduce quello che io dico nella sua visione del mondo. E quindi questa traduzione fa si che lei intende un discorso che io non ho fatto. Per giunta Dio; non so: qualcuno lo sente, qualcuno ritiene che gli parli. Ma vediamo bene: l’ha sentito davvero con le orecchie, le ha detto delle cose incontrandola, oppure lei immagina che quella sia la parola di Dio.
La cristianità è una buona notizia, non un buon consiglio.
Essere con Lui ed essere inviati è come il moto disistele e diastole che tiene vivo il cuore dell’apostolo.
Come pretendiamo che ci ascolti colui a cui non sappiamo chiedere?
Dio non può perdere niente, perché ha sempre dato tutto e la sua vita è, appunto, questo dono infinito che Egli è.
I miei peccati li pago a peso d’oro, ma non li baratto con due preghiere tanto per sentirmi libera di peccare ancora. Prego, invece, di avere tanto oro da pagarli tutti.