Carlo Peparello – Frasi Sagge
Le promesse le lascio volentieri agli altri.Non ne faccio e non ne voglio, come i regali a natale.
Le promesse le lascio volentieri agli altri.Non ne faccio e non ne voglio, come i regali a natale.
Ora più niente è per sempre, cerchiamo di abituarci al forse, spero, possibilmente, sarà meno traumatico quando tutto finirà o cambierà.
Siamo esseri pulsanti, con un captare simultaneo, corpo debole in mente espansa. Siamo innati con i geni della parentela, ma abbiamo in più ciò che è sempre in più, che in una situazione funge da parte integrante e eccesso, che fa decadere una parte di insieme con segno negativo. Spesso prevale ciò che eccede, e se non si demolisce, l’eccesso è causa di morte al proprio portatore; gli esseri umani devono mantenere questo equilibrio, lungo un orizzonte che ha un asse di gravità, con una concentrazione di forze instabili, con almeno un punto di rottura.
Vorrei essere un’onda del mare per nascere nell’immensità, vivere nel mistero e morire con la speranza di essere vissuto.
Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.
Non c’è altra via per vivere, se non passare attraverso se stessi.
Siamo così abituati a lamentarci, che malediciamo la sorte per un dito rotto, ma non la benediciamo per averne altri quattro sani.