Carlo Peparello – Sogno
C’è chi sogna l’appagamento e chi si appaga sognando.
C’è chi sogna l’appagamento e chi si appaga sognando.
E non darò mai più in custodia i miei sogni; troppe mani li hanno esposti al sole, offuscandoli e impedendo loro di brillare nella notte.
Il prossimo uomo nascerà soltanto dalle ceneri di quanto di grandioso, meraviglioso e amorevole abbia saputo creare un tempo. Abiterà una terra che rispetterà come se stesso e non avrà bisogno di rappresentanti politici o di capi religiosi né di denaro. Perché sarà al di sopra di questa misera idea di politica, al di sopra di ogni forma conosciuta di religione, di tutte le corruzioni e accecamenti materialistici. Creerà una società in cui fratellanza ed uguaglianza saranno il cemento indistruttibile e la sua più grande forza. Non esisteranno perciò prigioni né aggressori né aggrediti. L’intelligenza di ognuno porterà solo verso la bellezza, la pace e l’amore. Il prossimo uomo, visionario e superiore figlio dell’universo.
Nonostante i mille cerotti nel cuore, e i lividi indelebili nell’anima non smetterò mai di credere nei miei sogni come non smetterò di cercare il buono nelle persone. Perché io ci spero ancora, spero sempre e comunque di trovare quella persona che renda la mia vita bella da morire, quella persona che aspetti impazientemente la mia telefonata, che si illumini vedendomi arrivare. Quella persona che con un gesto renda la peggiore delle giornate una giornata meravigliosa.
Accetto consigli solo da chi ha sbagliato più di me.
Questo è un sogno fra tanti, fatto in una notte tra le tante, da sola, forse come nessuno, o forse come prima o poi dobbiamo esserlo tutti. Sognavo l’unica felicità possibile in questo mondo: l’amore, l’amore in tutte le sue forme, l’amore di un amico, l’amore di un uomo, l’amore che non mi è concesso avere. E poi ero libera, libera da tutte quelle catene che ora mi stringono, libera da tutto ciò che mi lega alle cose e mi allontana dalle persone.Ma questo, era solo un sogno.
Quando ti sfugge qualcosa di prezioso dalle mani, non dare la colpa al vento o al ladro, dai la colpa a te stesso per la tua debolezza o per la tua superficialità nel non aver custodito gelosamente quello che avevi. Finché darai la colpa al mondo intero, il vero colpevole resterà impunito e non lo riconoscerai mai, nemmeno guardandoti allo specchio.