Carlo Peparello – Vita
Chi non sa più amare e guarda l’amore altrui ha le stesse malinconie di chi non sa più giocare e guarda una giostra che gira e suona.
Chi non sa più amare e guarda l’amore altrui ha le stesse malinconie di chi non sa più giocare e guarda una giostra che gira e suona.
Vivendo nei riflessi dell’emancipazione, dimentichiamo il nostro ancestrale essere libero.
La creazione, anche se produce l’errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.
Chiediamo sempre troppo a noi stessi. Ci danniamo per cercare di capire le persone, per accettarle come sono. Non perché si è diversi non ci si può voler bene, ma se manca alla base il rispetto non si ha via di uscita. Nulla nasce senza rispetto e quelle diversità a quel punto sono lame taglienti usate solo per ferirti. Non aver mai paura di voltare le spalle a chi per te pietà non l ‘ha avuta perché arriverà il giorno in cui non avranno più nemmeno 2 occhi da guardare ma vedranno solo il niente.
Sai quanti sorrisi mi sono negata per gli altri!? Quante volte ho lasciato scappare dalle mie mani, o dalla mia vita qualcosa di bello per non ferire qualcuno!? Troppe! Ho sempre pensato di vivere nel giusto, rispettando valori e principi, ma quante persone lo hanno fatto per me!? Nessuno direi. Oggi voglio pensare a me, voglio pensare che per una volta solo una esisto solo il al mondo. Soltanto io e ciò che mi fa stare bene… Il resto non conta!
Noi pensiamo molto meno di quanto sappiamo, sappiamo molto meno di quanto amiamo. Amiamo molto meno di quanto si possa amare. E così siamo molto meno di ciò che siamo.
Tento ogni giorno di mordere la vita nonostante lei ad ogni alba mi risputa nel mondo con il corpo sempre un po’ più dolorante e l’anima sempre più sgualcita.