Carlo Prevale – Musica
La professionalità di un dj non dipende dall’attrezzatura che possiede, ma dal buon uso che ne fa.
La professionalità di un dj non dipende dall’attrezzatura che possiede, ma dal buon uso che ne fa.
Odio la musica, specie quando la suonano.
Quando ascolto il mio gruppo seguo di più la batteria e il basso. È quello che dà la carica.
Voglio sentirmi libero da questa onda, libero dalla convinzione che la terra è tonda, libero, libero, davvero non per fare il duro, libero libero dalla paura del futuro.Libero perché ognuno è libero di amare, libero da una storia che è finita male, e da uomo libero ricominciare, perché la libertà è sacra come il pane.
Ciò che non è straziante è superfluo, almeno in musica.
Sentire il corpo, ascoltarlo, muoversi, sentirne i lamenti e scoprine i punti forti, sentirsi con il corpo dentro il paesaggio e confondere la fatica della pedalata con la fatica della terra che gira su se stessa e poi intorno al sole fino a girare come se fosse un anello della concatenazione dei satelliti e delle stelle degli elettroni e dei nuclei e scoprire nel movimento rotondo la chiave del movimento in avanti.
Nessuno ha ancora capito che, mentre davamo fiato e suono ai nostri strumenti, stavamo imparando cos’è davvero la Vita.