Carlo Prevale – Musica
M’illumino di musica.
M’illumino di musica.
Bisogna prima di tutto essere virtuoso.
Quella gioia che ti fa scoppiare il cuore, che ti fa piangere. Quella felicità che fa nascere un sorriso e una risata dal profondo, così indomabili che non puoi trattenerli. Io tutto questo lo chiamo meraviglia. Quel sentirsi parte di qualcosa di straordinario che ti riempie la vita, che le dona una senso. Non sapere altrimenti perché sei al mondo. La meraviglia, un posto nel mondo me lo da la Musica. E non importa se tutto questo è scontato, se è la rivisitazione di un centinaio di dichiarazioni d’amore e devozione già fatte. Io so che la musica da senso alla mia vita, che sono nata per sentire ciò che mi dona, per averla accanto e che è l’unica cosa senza la quale non vivo. Al solo pensiero di non sentire quella meraviglia l’unica cosa che faccio è piangere e pregare Dio affinché continui ad onorarmi della sua presenza. La musica dona meraviglia, sempre. Chi non la sente, non vive al meglio. La musica va vissuta, va sentita, va urlata, cantata, con le lacrime agli occhi, con un sorriso stampato sul viso, ridendo così tanto da non respirare. Amo la musica come nessuno mai ha amato, ama e amerà qualcun altro.
Dipingo pensieri, scrivo note e parole in movimento.
Voglio sentirmi libero da questa onda, libero dalla convinzione che la terra è tonda, libero, libero, davvero non per fare il duro, libero libero dalla paura del futuro.Libero perché ognuno è libero di amare, libero da una storia che è finita male, e da uomo libero ricominciare, perché la libertà è sacra come il pane.
Non c’è ancora alcuna legge che ingiunga, come punizione corporale, di saper la musica.
Il canto è il cammino che conduce al senso.