Carlo Prevale – Musica
M’illumino di musica.
M’illumino di musica.
Il blues è l’unica consolazione delle disillusioni e sofferenze su cui contare, perché consola anche dal bisogno di essere rincuorati, consolati. Ha un ritmo coinvolgente, scazonte come il passo di uno zoppo che si muove a passo di danza, che parte da un motivo semplice, una rima incatenata, alternandosi, potenzialmente all’infinito, come le terzine di un poema dantesco, e alla fine si cade sempre in piedi sul primo accordo, come un gatto che cade dal tetto, sulla strada che poi si trasforma in un altro tetto per un altro giro…
Niente si può mettere bene in musica che non sia privo di senso.
Spesso mi tornano in mente cose che ho dimenticato negli anni. Ad esempio, l’altro giorno ho rivisto un mio duetto con Lionel Hampton, che serata. E quando mi ritrovai in un pianobar di via Veneto a Roma con Ella Fitzgerald e Oscar Peterson al pianoforte? Ero estasiato.
Il rock, il metal. Le piste. Hai mai visto una pista rock, una pista metal? Ci stanno sempre minimo due generazioni. I giovani e la vecchia guardia. Hai mai visto una pista house, commerciale? Solo giovani. Giovanissimi. Nessun pregiudizio, ma io preferisco una musica che unisce le età e il divertimento, non solo le parti intime.
La musica è un veliero che ti trasporta attraverso gli oceani del cuore.
Le ferite che la vita ci incide possono essere curate solo dalla musica.