Carlo Verdone – Ipse dixit
Non sono ipocondriaco, sono solo appassionato di medicina.
Non sono ipocondriaco, sono solo appassionato di medicina.
Il segreto del mio successo è che dico sempre tutto quello che gli altri si limitano a pensare.
Cime tempestose passa a ragione per uno dei più bei romanzi d’amore; ma frusta le commozioni sollecitate in genere dalle narrazioni sentimentali, tanto ambigui appaiono i sentimenti e tormentate le relazioni: opera di passioni scomode e violente, è leggibile come romanzo d’amore ma anche, se non di più, come romanzo di odio.
Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni!
Lui mi ama, perché anche io sono figlia di Dio.
Ho tanti difetti, ma l’invidia non mi appartiene. Ho sempre cercato di imparare dal successo degli altri.
Forse non ci sarà più l’opportunità per te di accarezzare i miei capelli.